VIAREGGIO. Le hanno spaccato il vetro della macchina per portarle via la borsa. O addirittura per lanciarle un messaggio intimidatorio? È successo stamani a Laura Servetti, assessore al personale del Comune di Viareggio. La donna aveva da poco ripreso la figlia da scuola, nel quartiere Marco Polo. Pochi minuti di assenza: quando è tornata alla sua auto ha trovato i vetri infranti. E le avevano rubato la borsa, contenente soldi e documenti.

Sul caso interviene anche la consigliera comunale Rossella Martina. “Due giorni fa l’auto – scrive – le era stata graffiata ma lei non aveva voluto dare peso alla cosa. Poi mentre era in scooter un’auto è partita all’improvviso e lei per pochissimo è riuscita a scansarla. Infine stamani, mentre prendeva la bambina a scuola, dalle Dorotee, vicino alla chiesa di Don Bosco, le hanno spaccato il finestrino posteriore, buttando tra i vetri sul sedile un foglio con un disegno fatto con un pennarello nero. Un insieme di segni senza apparente significato ma indubbiamente molto inquietanti. Portata via anche la borsa con tutto quello che normalmente contiene la borsa di una donna, dalle chiavi alle carte di credito alle fotografie delle persone care”.

“Laura Servetti – scrive Rossella Martina – racconta con coraggio ma senza nascondere la paura e lo choc subito. Quando è tornata con sua figlia alla macchina l’ha trovata spaccata, ha aperto la portiera e la piccola si è buttata sul sedile per recuperare il suo peluche tutto coperto di vetri… un momento di terrore e poi l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Viareggio, ha ripreso il controllo della situazione telefonando subito alle forze dell’ordine. Un episodio gravissimo che fa seguito ai radicali cambiamenti effettuati dalla giunta nell’ambito della macchina comunale e che evidentemente vanno a ledere interessi di personaggi pronti a tutti. Laura Servetti è stata l’autrice materiale del nuovo progetto, a lei e al suo coraggio si deve una rivoluzione nella macchina comunale attesa da molti anni. Saranno le forze dell’ordine e la magistratura a dover far luce sui mandanti e sugli esecutori di questo episodio intimidatorio. Intanto per quanto ci riguarda, come abbiamo già detto a voce all’assessore Servetti, siamo al suo fianco e diciamo chiaro a chi vuole spaventarla che siamo con lei, tutti artefici del cambiamento, tutti responsabili, tutti pronti ad assumerci la responsabilità di quanto è stato fatto. Lo dico come cittadina e come consigliere comunale e spero che i miei colleghi si uniscano a me in una difesa dell’assessore che deve essere totale, assoluta e anche provocatoria nei confronti di chi ha voluto così vigliaccamente spaventarla addirittura di fronte alla sua bambina”.

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